Dettagli
Le uve di Pecorino provengono da 1 ettaro di vigneto allevato a pergola abruzzese impiantato nella tenuta di Pianella intorno all’anno 2000 e da 1 ettaro di vigneto allevato a “controspalliera” nella tenuta di Loreto Aprutino, impiantato nel 2011. Le uve sono raccolte a mano nelle primissime ore del mattino e vengono trasportate immediatamente in cantina all’interno di piccole cassette. A fine fermentazione una piccola parte della massa viene travasata in tonneaux francesi del 2009 per un breve affinamento di 3 mesi. A fine febbraio i vini vengono riuniti ed imbottigliati per proseguire un affinamento in bottiglia di circa 2 mesi.
Sentori di erbe aromatiche quali il rosmarino, timo, salvia e menta piperita, si accostano a leggere
sfumature di frutta a polpa gialla. Al palato si esalta una spiccata acidità con un finale sapido e minerale. Ne vengono prodotte circa 15.000 bottiglie.
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I Ciavolich erano mercanti di lana che arrivarono nel 1500 in Abruzzo, nel 1700 divennero proprietari terrieri. Furono tra i fornitori di cavalli a Gioacchino Murat, generale di Napoleone Bonaparte e nel 1853 costruirono la prima cantina della famiglia, una delle più antiche strutture di vinificazione in Abruzzo, proprio di fronte e sotto il palazzo di residenza. Essa fu attiva fino al 1943, anno di occupazione tedesca della cantina e del palazzo. Dopo la guerra Giuseppe Ciavolich, giovanissimo, tornò a prendersi cura dell’azienda agri-cola trasformandola in una delle realtà viticole più floride della nostra regione. Oggi Chiara Ciavolich conduce l’azienda e porta avanti questa storia antica con un senso di responsabilità sociale e ambientale. Il desiderio è quello di dare un futuro ad una realtà del 1500 che rischiava di andare perduta. E di farlo legando il vino alla cultura del proprio territorio attraverso la produzione di vini antichi e contemporanei dalla forte vocazione agricola.