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Modena è terra di osti e ospitalità, di genio e visione. Spesso si coglie nei volti delle persone un’espressione tra il divertito e il drammatico, nel senso più teatrale del termine, che in parte potrebbe dipendere da un legame viscerale con il Lambrusco. Catalizzatore sociale per antonomasia, benché in pagella risulti anche come uno dei vini più bistrattati nella storia dell'enologia moderna. Relegato agli scaffali dei vini cheap, zuccherini e bon bon, si è fatto di tutto per celare la sua anima contemporanea, anzi no, futurista. Silvia Zucchi, è la donna che salverà il Lambrusco, l'abbiamo eletta nostra eroina e siamo felici di andare a conquistare il mondo (che ancora ignora questi vini) con lei. Silvia, va detto, si trova in ottima compagnia a Sorbara dove una comunità di produttori ha fatto del proprio legame con il territorio la prima forma di comunicazione. Classe 1990, ma con già dieci vendemmie alle spalle, Silva ha trovato la sua voce di vignaiola che ha deciso di esprimere attraverso una linea personale di etichette dedicata ai nonni, e prodotta nell’azienda di famiglia che gestisce assieme al padre Davide. In Purezza, così si presenta, un Lambrusco di Sorbara fermentato in autoclave dai profumi di frutti di bosco e dalla tonalità rosa rubino brillante. Al sorso è vibrante e scattante, con cremose bollicine che avvolgono il palato. La freschezza appagante e il garbato finale sapido donano a questo vino infinita bevibilità! Queste ultime parole sono di un oste innamorato del Lambrusco e della sua terra. Di questi legami e passaparola è fatto il nostro lavoro, dove i volti giovani come quello di Silvia sono il sole che fa crescere la vite.
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È alla fine degli anni 50 che Bruno Zucchi insieme alla moglie Maria Alma, piantano i loro primi vigneti su degli appezzamenti di terra lasciati in dote a Maria Alma. Nel 1958 Bruno e Alma incominciano a produrre i primi Lambrusco commercializzati con il nome “Zucchi”. Il figlio Davide insieme alla moglie Maura prendono le redini dell’azienda negli anni ’70. Con il passare degli anni investono molto nell’azienda per cercare di ottenere vini di qualità sempre migliore. Nel 2010 terminati gli studi presso la prestigiosa scuola enologica di Conegliano, Silvia la figlia minore di Davide e Maura ha deciso di dedicarsi a tempo pieno all’interno dell’azienda di famiglia. La sua passione e la continua ricerca le hanno permesso di maturare una ricca e variegata esperienza sui modi sempre più avanzati di lavorare e produrre vini, senza mai dimenticare il valore del territorio. Dopo 10 anni di grande impegno e costanza Silvia a quasi trent’anni ha deciso di avvicinarsi ancora di più alle sue origini valorizzando i vecchi sesti d’impianto dismessi da quasi tutti i produttori di zona.