Dall’arcipelago delle isole Eolie, sette isole di origine vulcanica che contribuiscono alla unicità del panorama vinicolo italiano, nasce EOLIA il progetto di Luca Caruso e Natascia Santandrea dedicato ai vini e alle vigne di Salina. Conosciuta anticamente col nome greco di Didyme, da “δίδυμο”, gemello, per i due vulcani che la distinguono, Salina è l’isola sulla quale da sempre si coltiva maggiormente la vite, il fulcro di un complesso ecosistema dove elementi materiali, climatici e umani collidono intrecciandosi in una complessa architettura vitale. Le conoscenze acquisite da Natascia e da Luca nel campo della sommellerie hanno contribuito alla percezione della complessità di Salina e delle sue contrade, una pluralità di universi compressi in pochi chilometri quadrati. Eolia prende vita nel 2020. La narrazione è sensoriale, i vini si muovono nel solco della personalità di Salina. Indispensabile il contributo di Bernardo Ciriciofolo, responsabile della produzione. Il mosaico della vigna è composto da 4 ettari, frazionati in 9 micro appezzamenti ubicati nei comuni di Malfa e Leni, rispettivamente nelle contrade di San Lorenzo e Valdichiesa. Le varietà sono quelle della tradizione: Malvasia delle Lipari, Catarratto e Insolia le uve bianche; Corinto Nero, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio le rosse. L’età media delle viti è di 25/30 anni, la vendemmia avviene manualmente. Limitato il numero delle bottiglie prodotte: 3 etichette per 8.500 bottiglie e 200 magnum.